La Famiglia si allarga… le distanze si restringono

Da quando il Coronavirus ci ha messo nelle condizioni di essere più creativi la nostra scuola si è messa all’opera e oramai siamo tutti più tecnologici. Certo la tecnologia non potrà mai sostituire il contatto tra i ballerini: la pressione delle mani che trasmette un’intenzione che da percezione diviene gesto condiviso, il peso che mi permette di capire dove si trova il/la partner senza bisogno di affidarmi alla vista, la sicurezza dell’abbraccio che contiene e mantiene l’unione di due corpi in movimento.

Se è innegabile che questi e molti altri aspetti in questo momento mancano, è altrettanto vero che, come la necessità aguzza l’ingegno, così anche dietro questa difficoltà si scoprono potenzialità e punti di forza. Il concerto LIVE del 22 maggio si è trasformato in un momento in cui i partecipanti venivano dalla Sicilia ad Aosta, dal Canada alla Russia, persone lontanissime ma accomunate dalla passione per il tango, un salotto in cui non si ascoltava solamente un’artista all’opera, ma in cui potevano interagire direttamente tra di loro e con l’artista stesso, annullando così le distanze e trasformandosi in un grande incontro di appassionati e cultori della materia.

Altro punto di forza della modalità online è che quest’ultima non avvicina solo gli appassionati ma anche i grandi maestri ed accademici del tango. Maestri che si sono uniti alla famiglia Tango School per realizzare lezioni di musicalità, di tecnica, poesia e molto altro ancora lasciando agli amanti del Tango solo l’imbarazzo della scelta.

In un momento come questo quindi bisogna sapersi adattare ma l’adattamento può portare frutti inaspettati per chi sa cavalcare il cambiamento.

 

Masha Basadonna

La Famiglia si allarga… le distanze si restringono

Da quando il Coronavirus ci ha messo nelle condizioni di essere più creativi la nostra scuola si è messa all’opera e oramai siamo tutti più tecnologici. Certo la tecnologia non potrà mai sostituire il contatto tra i ballerini: la pressione delle mani che trasmette un’intenzione che da percezione diviene gesto condiviso, il peso che mi permette di capire dove si trova il/la partner senza bisogno di affidarmi alla vista, la sicurezza dell’abbraccio che contiene e mantiene l’unione di due corpi in movimento.

Se è innegabile che questi e molti altri aspetti in questo momento mancano, è altrettanto vero che, come la necessità aguzza l’ingegno, così anche dietro questa difficoltà si scoprono potenzialità e punti di forza. Il concerto LIVE del 22 maggio si è trasformato in un momento in cui i partecipanti venivano dalla Sicilia ad Aosta, dal Canada alla Russia, persone lontanissime ma accomunate dalla passione per il tango, un salotto in cui non si ascoltava solamente un’artista all’opera, ma in cui potevano interagire direttamente tra di loro e con l’artista stesso, annullando così le distanze e trasformandosi in un grande incontro di appassionati e cultori della materia.

Altro punto di forza della modalità online è che quest’ultima non avvicina solo gli appassionati ma anche i grandi maestri ed accademici del tango. Maestri che si sono uniti alla famiglia Tango School per realizzare lezioni di musicalità, di tecnica, poesia e molto altro ancora lasciando agli amanti del Tango solo l’imbarazzo della scelta.

In un momento come questo quindi bisogna sapersi adattare ma l’adattamento può portare frutti inaspettati per chi sa cavalcare il cambiamento.

 

Masha Basadonna

Quando meno te lo aspetti capisci che sei sulla strada giusta

Vi riporto una mail scritta da una cara associata ed allieva della Tango School che fa capire a noi maestri quanto sia importante non arrendersi mai. Dobbiamo continuare a trasmettere il nostro messaggio artistico con ogni mezzo a nostra disposizione per il tango, per noi stessi e per i nostri allievi… Questa mail è la testimonianza che il messaggio inizia ad essere recepito e che il tango non è fatto solo di passi, ma di Musica, Letteratura, Poesia, Pittura… e chi capisce questo non smette mai di crescere nel tango e nella vita…

Giovanni Bovolenta

La mail è in risposta ad un articolo scritto da una nostra collaboratrice dove si raccontava il tango al tempo del COVID-19

“Cara Masha, questo è IL MIO TANGO IN STREAMING…
Ti avvicini al mondo del tango per curiosità, passione, perché qualcuno ti ha raccontato o ti ha invitato, per qualsiasi motivo vuoi (nobile o anche poco nobile) ma una cosa è certa: inizi un viaggio e non riesci a fermarti e se lo devi fare fisicamente, la mente continua ad andare.
Ti dicono che il tango, soprattutto quello vero, “l’argentino”, non è un ballo qualunque: è una cultura, una storia, una poesia in musica, un modo di vivere e di essere, un patrimonio dell’umanità che solo chi ha vissuto può capire….. Mamma mia ! C’è da spaventarsi e rinunciare….. o forse no.
Se decidi di continuare, ti senti ignorante nel tuo viaggio ed inizi ad ascoltare musica e storie, a tradurre canzoni, a fare i primi passi di ballo.
Pian piano ti accorgi che oltre la conoscenza di tanti aspetti culturali si muove qualcos’altro oltre i piedi che magari si muovono non a tempo ( né sul forte, né sul debole) e non sempre con la punta verso fuori e l’alluce a terra…. Incontri emozioni tue, sensazioni tue, stati d’animo tuoi che ti distraggono dalla figura del passo che ti ha insegnato il maestro e che vorresti fare….
Ed ora con il distanziamento sociale e la quarantena?
Il viaggio continua, possibilmente con una camminata elegante, in contrattempo ma con ritmo e cadenza, tra un ocio atras e uno adelante, con un giro o un pivot, con il peso sul tallone o con l’asse condiviso……. scegli tra erosque e lapis o entrambi mentre ti aggiri nella matematica delle emozioni…..
Ma non è facile: ti dissoci…. ti contorci come un ranocchio un serpente e ti ricomponi come una molla nella tua unicità…. Ti sezioni pezzo per pezzo muovendo solo la parte sotto il ginocchio o il bacino ma non le spalle!
Mantieni la frontalità mentre il bacino guarda da un’altra parte e la gamba dietro è nella sua massima estensione con la punta del piede incollata al pavimento fino all’ultimo mentre il piede davanti è girato verso il partner ( che è IL MURO….) e rimani lì fino all’ultimo secondo quando viene trascinato via…..E la gamba è estesa indietro ma il gluteo è rilassato mentre proietti il peso in avanti e rischi di piantare il naso sul pavimento perché stai ballando da solo…….
Sulla milonga arrivi sempre con un passo in meno nella coreografia perché nel voleo ti chiedi: alto o basso? Lineare o circolare?
E i segreti del planeo? Accidenti non li ricordo tanto erano segreti!!! Mentre accade tutto ciò, ho anche una gamba libera! Quasi quasi la uso per un adornos….. Ma quale? E se anche sapessi, quando lo dovrei fare? Sui violini sul bandonéon? Sul famoso tempo forte o debole?
Ma i violini….. erano nel brano di Di Sarli o di Pugliese? O di Canaro o nella milonga? E questo brano che sto sentendo di chi è? Che strumento è questo? Forse il bandonéon! Se lo apri ci sono le ance e il mantice può arrivare a un metro e mezzo di estensione e anche più! Solo musicista lo suonare in piedi: poverino che fatica!
Wow questo maestro dallo schermo del pc ha alzato pollicione: la mia linea va bene!!!! Che emozione!!! Però devo tirare di più il collo del piede, completare il pivot che deve essere di 180 gradi e…..come ha fatto il maestro a misurare che era di 178 gradi? Mah!
Ma le scarpe col tacco? No stiamo con i calzini anzi, toglilì perché ti scendono un po’ e poi meglio senza e poi le scarpe col tacco non si abbinano con la tuta da ginnastica
Bene! Vedo che ti stai muovendo senza usare il cervello! Bene!!! Se lo dice il maestro allora significa che la punta del piede destro è sulla perpendicolare che scende dal gomito sinistro…. lì dove cade il sasso che devi postare. Aspetta che controllo se…….. No! Devi continuare a guardare il tuo partner che ora è un cuscino… Questo è il mio tango in streaming.
Tante domande, tanti dubbi, tante curiosità ma ancora tante emozioni diverse, sempre positive, tanti sorrisi e ironia per migliorare o imparare qualcosa che domani, tornando a ballare, porterò con me e forse riuscirò a trasmettere anche al partner umano, ricordando che le emozioni più belle restano quelle che non si sanno spiegare ma che senti
Grazie a tutti i maestri ( soprattutto a Giovanni), a chi ha ballato e ballerà con me, a chi condivide questo viaggio tra un ocio atras e uno adelante…. con una camminata elegante……… possibilmente rotonda, su un esagono di archetti………. e il viaggio continua.

C.S.

Tango School Team

Carissimi,

a nome dei maestri e dei collaboratori della Tango School vorrei ringraziare tutti voi che avete partecipato alle lezioni.

Da questa sera iniziamo il secondo ciclo di lezioni tenute dai nostri maestri che nel frattempo sono cresciuti con l’inserimento di ballerini e musicisti di spicco della scena Europea ed internazionale del tango… potrete già trovare suo nostro sito www.tangoschool.it alcune anteprime.
I maestri attivi nel progetto:
– Laura Perale (per la sua grande generosità e professionalità)
– Giovanni Pasqualetti Giggio con Lucia Bellinello (per la sua profonda cultura tanghera)
– Ivo Ambrosi (per l’entusiasmo e per il suo spirito innovativo)
– Francesco Bruno (per la grande competenza e Noto Musicista di Bandoneon)
– Miguel di Genova (leder dello storico gruppo Otros Aires per la sua umiltà)
– Gaston Torelli (Per la sua professionalità, generosità e simpatia)
– Fabrizio Mocata (Per aver creduto fin da subito in questo progetto e per essere una fonte preziosa di conoscenza).
Ringrazio inoltre lo staff tecnico per il prezioso tempo dedicato a questo progetto:
Enrico Modica (segretario che ringrazio per i preziosi consigli amministrativi)
Lisa Rossi (per i consigli grafici)
Giorgio Benizzi (responsabile degli archivi del sito)
Mascha Basadonna (per gli articoli del sito)
Francesca Bazzani (per i preziosi consigli promozionali e social media)
Un sentito abbraccio
Giovanni Bovolenta
 
—–
Querido,
En nombre de los maestros y colaboradores de la Escuela de Tango, quisiera agradecerles a todos los que participaron en las lecciones.

Entre mil dificultades logramos mantener vivo y hacer crecer el espíritu del tango.

También los invito a evaluar el segundo ciclo de lecciones impartidas por nuestros maestros que han crecido mientras tanto con la inclusión de personajes prominentes de la escena del tango europeo e internacional … ya puede encontrar sus avances en nuestro sitio web www.tangoschool.it

Los maestros activos en el proyecto:

– Laura Perale (por su gran generosidad y profesionalismo) 
– Giovanni Pasqualetti Giggio con Lucia Bellinello (por su profunda cultura tanghera) 
– Ivo Ambrosi (por su entusiasmo y su espíritu innovador)
– Francesco Bruno (por su gran competencia y conocido músico de Bandoneón) 
– Miguel de Génova (líder del grupo histórico Otros Aires por su humildad) 
– Gaston Torelli (Por su profesionalismo, generosidad y simpatía) 
– Fabrizio Mocata (Por creer desde el principio en este proyecto y ser una preciosa fuente de conocimiento).

También agradezco y presento al personal técnico por el precioso tiempo ofrecido para este proyecto:

Enrico Modica (secretaria a quien agradezco por el consejo administrativo) 

Lisa Rossi (por el consejo gráfico) 
Giorgio Benizzi (por los archivos del sitio) 
Mascha Basadonna (por los artículos del sitio) 
Francesca Bazzani (por los consejos promocionales)
 
Abrazo
Giovanni Bovolenta
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Dear,
on behalf of the teachers and collaborators of the Tango School I would like to thank all of you who participated in the lessons.

From this evening we start with the second cycle of lessons held by our masters who in the meantime have grown with the inclusion of prominent dancers and musicians from the European and international tango scene … 
you can already find our site www.tangoschool.it some previews.

The masters active in the project:

– Laura Perale (for her great generosity and professionalism) 
– Giovanni Pasqualetti Giggio with Lucia Bellinello (for her deep tanghera culture) 
– Ivo Ambrosi (for her enthusiasm and for her innovative spirit)
– Francesco Bruno (for his great competence and well-known musician of Bandoneon) 
– Miguel of Genoa (leader of the historical group Otros Aires for his humility) 
– Gaston Torelli (For his professionalism, generosity and sympathy) 
– Fabrizio Mocata (For believing right from the start in this project and to be a precious source of knowledge).

I also thank the technical staff for the precious time dedicated to this project:

Enrico Modica (secretary whom I thank for the valuable administrative advice) 

Lisa Rossi (for the graphic advice) 
Giorgio Benizzi (responsible for the website archives) 
Mascha Basadonna (for the website articles) 
Francesca Bazzani (for the valuable promotional and social media tips)

A heartfelt hug 
Giovanni Bovolenta

Il tango al tempo del Covid19

Nell’immaginario collettivo il tango richiama parole come fascino ed eleganza… ma anche contatto, abbraccio tra i due ballerini che in alcuni momenti sembrano muoversi come se fossero un’unica essenza. Purtroppo questo non è un buon momento per tutte quelle attività che richiedono una vicinanza simile e tra i vari balli che vengono praticati nel mondo, il tango forse è tra quelli più penalizzati.

Che fare dunque?Lasciar perdere tutto? Ci rivediamo a Settembre sapendo che, nel Tango, stare fermi dei mesi equivale ad una disfatta dei propri progressi? Allora ecco la soluzione:trasportare il tango nell’epoca delle videochiamate, di zoom e del misterioso mondo dell’online,perché se la voglia di ballare non passa, allora non resta altro da fare che ingegnarsi e trovare soluzioni creative!

Per il tango non è certo una cosa nuova l’arte di reinventarsi. Nel corso del tempo ha più volte cambiato d’abito(modificando stili, modi e luoghi dove si ballava)pur restando fedele a se stesso, quindi, di fronte alla sfida Covid19 la tango School si reinventa a sua volta. Come il tango cambia abito ma non la sua passione e la sua mission: continuare a fare conoscere e apprezzare il Tango alle persone.
Dal mese di Aprile i maestri Giggio Giovanni, Laura Perale, Fabrizio Mocata e Ivo Ambrosi, capitanati dal fondatore di Tango School Giovanni Bovolenta hanno trovato un nuovo modo per fare lezione online: dalla creazione di sequenze di movimenti che si possano fare da soli, oppure provare in coppia, agli esercizi alla parete, alle lezioni di musicalità.

Ognuno con background e stili personali differenti ma tutti accumunati dall’obiettivo di offrire alle persone un modo per continuare a coltivare la loro passione. Un nuovo modo per unire ballerini, studiosi della musica e della cultura del Tango, appassionati della porta accanto come persone in collegamento dall’altra parte dell’oceano.

Da allieva posso dire che è un mondo nuovo in cui i compagni di corso e i maestri si vedono attraverso uno schermo, nel quale il contatto con il partner di ballo può mancare. Ma è anche un mondo che ci permette di ritrovarci tutte le settimane, di mantenere anche in questo momento la nostra routine di ballo(in modo che quando torneremo a ballare in milonga nessuno si senta un dinosauro), di continuare ad esercitarci, di arrabbiarci quando il passo non viene come vorremo e di confrontarci con i compagni di corso, di sentirci guidati quando il maestro, studiandoci tramite lo schermo ci corregge, ci dice come migliorare o ci mostra come eseguire il movimento.

Nella mia esperienza il Tango rimane una creatura affascinante e complicata … Un cammino lungo e non sempre facile. Un cammino che oggi più che mai oltre alla voglia di ballare richiede creatività, capacità di problem solving e di adattamento, ma come accade spesso, sono proprio le cose più difficili che danno maggior soddisfazione e che ci rendono più fieri di noi stessi.

Masha Basadonna

Qualche curiosità su d’Arienzo

Ma lo sapevate che D’arienzo prima di diventare el Rey del Compas… era un musicista (violinista) ma non proprio talentuoso  ed era soprannominato el gris.. (il grigio)… e suonava nell’orchestra della Paramount che accompagnavano i film dell’epoca… quando ancora non c’era il sonoro in molte sale..

Poi… dopo il tragico incidente aereo di Gardel nel 1935 il tango aveva bisogno di una “svegliata” e D’arienzo fù l’uomo giusto al momento giusto… aveva capito di cosa avevano bisogno in quel momento i ballerini di tango e fondò la sua prima orchestra tipica introducendo guarda caso un già famoso pianista che suonava proprio con Gardel che si chiamava Rodolfo Biagi…!!!

D’arienzo divenne ben presto il più celebre portavoce di quel movimento “il D’arienzismo” nella piena decade de oro del tango…  “costringendo” quasi tutte le orchestre evoluzionisti compresi (da di sarli a Pugliese ecc.. ad uniformarsi a quello stile, se volevano vendere i loro dischi…

Con il tempo comunque le grandi personalità musicali svilupparono la loro potenza… trasformando quei fraseggi quasi matematici di d’arienzo in movimenti molto evoluti…

pur avendo anch’esso una evoluzione d’arienzo mantiene fede al suo stile fino agli anni settanta scegliendo non a caso pianisti di grande spessore Rodolfo Biagi, Juancito Díaz, César Zagnoli, Juan Polito e Fulvio Salamanca che fondarono a loro volta storiche orchestre tipiche vedi Rodolfo Biagi, Salamanca ecc… Ebbe bandoneonisti come Héctor Varela, Enrique Alessio, Ernesto Franco e Carlos Lázari, violisti come Cayetano Puglisi, Bernardo Weber, Mauricio Mise e Milo Dojman. Molti cantanti passarono sotto la sua direzione: Alberto Echagüe, Armando Laborde, Carlos Dante, Francisco Fiorentino, Héctor Mauré, Mario Bustos e Jorge Valdéz tra i tanti. Come compositore D’Arienzo firmò 43 composizioni, tra le quali si segnalano “El vino triste”, “Paciencia”, “Bien pulenta”*, “Chirusa” e “Bailate un tango Ricardo”. Juan D’Arienzo morì a Buenos Aires il 14 gennaio 1976.

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Una curiosità sul tango “Bien pulenta”

* Il “Bien pulenta” … solo dal titolo si possono immaginare le origini di questo tango… i significati però cambiano da una parte all’altra dell’oceano… mentre in veneto essere un “polentone” è inteso in senso quasi dispregiativo e significa essere un sempliciotto una persona di poca cultura… in argentina “ser pulenta” (essere polentone) significava essere una persona integerrima, una persona che non si potrà mai corrompere dalla malavita, ed una persona rispettabile.

Giovanni Bovolenta e Fabrizio Mocata

Pane e Tango

Parlando un giorno con un amico fornaio… pensavo agli ingredienti del pane e a quelli del tango… proviamo a fare una bella similitudine e ditemi cosa potrebbe essere acqua, farina, sale, lievito.

Presento Tango School

Dopo tanto impegno per realizzarlo, è con orgoglio che vi presento Tango School. Questa Associazione vorrebbe essere un punto di riferimento per le persone che si avvicinano al tango con tanta passione, umiltà e curiosità. 

Tango school vorrebbe divulgare la cultura del tango argentino, inteso nella sua forma più ampia del termine. (Musica, Poesia, Ballo …) consapevoli della multidisciplinarità di questa materia. 

Per questo al suo interno racchiude Maestri stabili più o meno famosi nella loro disciplina artistica e per vari livelli didattici ma tutti amano il tango e soprattutto non  smettono mai di studiarlo.

L’associazione infatti si compone di molte sedi operative e molti maestri. 

Tango School è nata inoltre per dare la possibilità di insegnare anche a chi volesse intraprendere un percorso di aspirante docente (assistente) per poter affiancare i Maestri della Tango School in un percorso didattico.

Auguro a tutti gli associati di Tango School un buon anno scolastico 2019-2020. 

 

Il Presidente

Giovanni Bovolenta